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Carrara

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Carrara, capitale mondiale del marmo, nonché capoluogo del distretto industriale lapideo apuo-versiliese, è collocata sul Mar Ligure, nella Toscana nord-occidentale. Le sue origini sono legate al suo marmo prezioso, conosciuto in tutto il mondo già a partire dall’epoca romana; oggi parlare di Carrara significa evocare il marmo e le sue cave, così prezioso da essere definito “oro bianco”, così noto da richiamare artisti e uomini illustri di ogni epoca e di ogni luogo.

Con la vicina città di Massa dà nome alla Provincia di Massa-Carrara, che si estende dal mare alle Alpi Apuane, all’Appennino Tosco-Emiliano, confinando a sud con la Versilia (provincia di Lucca), a est con la Garfagnana, a nord con Reggio Emilia e Parma, a nord-ovest con La Spezia, al centro di una fitta rete di collegamenti stradali, ferroviari, marittimi e aeroportuali che la rendono facilmente accessibile.
Molti paesi della montagna di Carrara, erano legati alle attività agricolo-pastorali, come ad esempio Castelpoggio, mentre altri, come Colonnata, Torano e Bedizzano, contrassegnati dalle innumerevoli finiture di marmo, sono cresciuti in funzione dell’escavazione del marmo. In particolare Bedizzano, che nel XVI secolo era diventato la residenza estiva dei Cybo Malaspina, presenta una immagine urbana unica, mentre fra i nuclei sorti al piano solamente Avenza ha origini antichissime.

Visita al centro storico

L’originario nucleo urbano era costituito dalla Pieve di S. Andrea (XII), oggi Cattedrale, difesa nel XIII secolo da una cinta muraria che inglobava la rocca e il palazzo comunale.
Lo stemma del comune di Carrara è la ruota, così come una delle interpretazioni del toponimo fa derivare l’origine del nome da “Cararia” = luogo dei carri, gli stessi su cui venivano trasportati i blocchi di marmo. Lo stemma compare sulle facciate di antichi e prestigiosi edifici, non ultimo il Duomo. La ruota è associata al motto: Fortitudo mea in rota (la mia forza è nella ruota).

Nel 1557 Alberico I Cybo Malaspina ampliò e modificò l’assetto urbanistico della città;  la nuova cinta muraria  racchiudeva al suo interno anche  i borghi esterni alle mura medievali, Caffaggio e Grazzano, e all’interno del  nuovo impianto veniva posta la bella piazza Alberica. Nell’Ottocento la città subirà una nuova espansione territoriale, grazie alla crescita economica e demografica determinata dallo sviluppo dell’industria lapidea.
Il XIX secolo vede la costruzione di un porto per la spedizione dei marmi, in seguito di un pontile collegato prima alla stazione ferroviaria di Avenza e poi alla Ferrovia Marmifera che conduceva alle cave.

Castello Malaspina di Carrara (XI sec.) – Accademia di Belle Arti
L’antico castello di Carrara ha rappresentato per la città la conquistata autonomia dal potere dei Vescovi di Luni. Infatti, nel XIII secolo le forze laiche cittadine potenziarono l’organizzazione militare del borgo, rafforzando la Rocca.

In seguito, successive trasformazioni hanno mutato lo strumento difensivo in una stupenda residenza signorile, affiancata dal palazzo del Principe eretto da Alberico Cybo-Malaspina (XVI sec.).

Questo edificio diventa, nel 1805, la sede dell’Accademia di Belle Arti.
Il palazzo dell’Accademia presenta, sulla piazza omonima, la facciata a prevalenti linee seicentesche, con ordini di grandi finestre e un importante portale contrassegnati da molteplici inserimenti marmorei.

Informazioni:
Tel. 0585 71 658
lbatini@comune.carrara.ms.it
www.accademiacarrara.it

Fuori dal centro

Museo Civico del Marmo
Sorto nel 1982 su iniziativa del Comune di Carrara raccoglie e documenta la cultura del marmo.
È articolato in sei sezioni interne e un’area esterna che, attraverso un approccio interdisciplinare, offrono al visitatore un’immagine complessa ed affascinante del patrimonio locale: “ Archeologia romana e storia del territorio ” con preziosi reperti storici rinvenuti in cava, la più ricca “ Marmoteca ” d’Italia, “ Archeologia industriale ” con macchinari e strumenti per l’estrazione e lavorazione del marmo dall’epoca romana ad oggi; “ Applicazioni tecniche ” con esempi di art design, i “ Calchi ” in gesso e le riproduzioni di icone marmoree per il restauro sostituivo e “ Scultura moderna ” con opere pregevoli in marmo, bronzo, legno e altri materiali.
Uno spazio multimediale dà voce e parola alla millenaria cultura del marmo, utilizzando le nuove tecnologie audio-visive ed informatiche.

Informazioni:
V.le XX Settembre, loc. Stadio, Carrara.
Tel. e fax 0585.845746
museo.del.marmo@comune.carrara.ms.it

Informazioni:
V.le XX Settembre, loc. Stadio, Carrara.
Tel. e fax 0585.845746
museomarmo@amiatelfree.it

Marina di Carrara
Si estende lungo il mare a 7 Km dal centro di Carrara. Moderna e dinamica, ricca di pinete e spazi verdi attrezzati è una rinomata località turistica che offre una zona balneare attrezzata con stabilimenti balneari privati e comunali.
Marina di Carrara, grazie al suo Club nautico è stata fucina di campioni che si sono distinti sui campi di regata di tutto il mondo come ad esempio Luca Santella, i fratelli Chieffi a Paolo Bottari.
Di notevole bellezza l’arredo urbano di Piazza Menconi, completamente lastricata in marmo e con una splendida fontana.

Moneta: il Borgo e il Castello (XI sec.)
La prima notizia certa dell’esistenza di Moneta risale al 1035.
Esso faceva parte di un complesso sistema di difesa e controllo della valle del torrente Carrione. Venute meno queste funzioni, il sito viene abbandonato dagli abitanti che localizzarono le nuove residenze nel sottostante borgo di Fossola Il declino si completa all’inizio dell’Ottocento.
Dai resti della chiesa cinquecentesca di San Giovanni, una porta a volta immette nel cuore del borgo murato: un sentiero permette di costeggiare quanto resta delle torri, delle mura e dei bastioni.
La rocca è costituita da un possente cassero e da un’alta cortina difensiva protetta da un fossato.

Avenza: Torre di Castruccio Castracani (XIV sec.)
Il borgo di Avenza è documentato a partire dal Mille anche se non va esclusa una presenza più remota. La collocazione strategica sulle vie di transito ne favorì lo sviluppo. In questo contesto va collocata la costruzione della fortificazione ad opera di Castruccio Castracani all’inizio del Trecento. Forse questo famoso condottiero fece ampliare strutture preesistenti, ma è certo che il torrione attuale risale al periodo della sua presenza.

La natura e i percorsi

Il Parco delle Alpi Apuane
Le Alpi Apuane sono uniche per le loro caratteristiche geo-morfologiche e naturalistiche: la catena si sviluppa per circa 60 km lungo la costa del mar Tirreno nelle aree della Versilia, Lunigiana e Garfagnana, ed è conosciuta per la bellezza dei propri marmi e per i profondi abissi, le grandi cavità del sottosuolo carsico e per la diversa natura delle rocce che determina la presenza di ambienti vari e contrastanti.
Essi favoriscono la ricchezza floristica e faunistica del territorio.
Da vedere nel parco, fra le altre cose: il borgo medievale di Casola in Lunigiana e il Museo del Territorio dell’Alta Valle Aulella; Equi Terme (Fivizzano) con le grotte e le terme, il Canyon del Solco d’Equi, il borgo e la valle di Vinca; il paese di Colonnata a Carrara, il bacino marmifero e la cava museo di Fantiscritti.

Informazioni:
Via Corrado del Greco, 11 55047 Seravezza (LU);
Tel. 0584 75821 – Fax 0584 75 82 03
www.parcapuane.it

Nella tavolozza gastronomica figurano il rosato lardo di Colonnata, aromatizzato con gli aromi delle Apuane e una mescolanza di spezie, stagionato e conservato nelle tipiche conche di “marmo dei Canaloni”.
Il pane è impastato manualmente e cotto a legna, secondo l’antico insegnamento, retaggio dei paesi a monte.

Gli erbi, erbe spontanee fondamentali per la polenta incatenata, preparata con farina di granturco, erbi e fagiolini dall’occhio.
Come non parlare dei taglierini nei fagioli che hanno scandito il tempo alimentare della nostra gente.

Tra i primi piatti da assaggiare ricordiamo: lasagne, stringoni (tagliatelle), topeti (gnocchi) seguiti dagli orgogliosissimi tordelli.
Tra i secondi spiccano: la trippa, il baccalà marinato, lo stoccafisso con patate, e tante altre bontà carraresi.
I dolci tipici sono: la torta di riso, i frisòli (frittelle dolci di riso), la fugaza (focaccia ricca di uvetta, pinoli e semi di finocchio) e chiudono la rassegna il castagnaccio e le frittelle di farina di castagne con la ricotta.

IndirizzoPiazza 2 Giugno, 1
ComuneCarrara (MS)
Telefono0585.6411
Fax0585.641381
Emailurp@comune.carrara.ms.it
Sitowww.comune.carrara.ms.it