I cenni storici dedicati a Piazza Aranci, nel cuore della città di Massa, fanno riferimento all’antica chiesa di San Pietro al suo centro e già presente in epoca medievale. La sua prima versione crollò nel 1671 e venne ricostruita sullo stesso posto tra il 1697 e il 1701. La posizione della seconda chiesa di San Pietro ostacolava la visuale sul Palazzo Ducale e per questo motivo nel 1807, su decisione di Felice ed Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone e duchessa di Massa, si decise di demolirla. In questo modo la piazza si allargò, e prese il nome di piazza Grande.
Celebre per il suo clima temperato e per la coltivazione degli agrumi, i primi anni dell’Ottocento videro la piazza trasformarsi e abbellirsi con una doppia fila di alberi di arancio che tutt’ora circondano il centro su tre lati.
Un aneddoto del 1827 racconta di Giacomo Leopardi e del suo soggiorno a Massa. Scrivendo alla sorella Paolina disse della piazza “Quanto all’inverno prossimo, sono ormai deciso di andarlo a passare a Massa di Carrara, che è lontano di qua 70 miglia;..Quel clima è ottimo, simile a quello di Nizza, e forse migliore di quel di Roma: non vi nevica mai, e si esce e si passeggia senza ferraiuolo; in mezzo alla piazza pubblica crescono degli aranci, piantati in terra”.
Inizialmente gli aranci scelti erano infatti della varietà dolce ed era vietato raccoglierle. La loro distribuzione era infatti consentita solo all’ospedale e agli istituti di beneficenza. Successivamente, a causa delle gelate e quindi ad una grossa perdita del frutto, si decise di piantare aranci amari, decisamente più resistenti alle variazioni di temperatura.
L’obelisco e le fontane che adornano la piazza risalgono al 1853, mentre i quattro leoni marmorei ai piedi del monumento, opera di Giovanni Isola, sono stati aggiunti nel 1870. La piazza ha una storia significativa, soprattutto durante la Grande Guerra, quando fu utilizzata come rifugio antiaereo. In quell’epoca, vennero scavati rifugi sotterranei ai quattro angoli della piazza, e durante i lavori furono scoperti i resti della vecchia Pieve di San Pietro e del cimitero adiacente. Inoltre, sono stati rinvenuti i resti di due edifici più antichi, probabilmente tardo-medievali della Chiesa di San Pietro. Ulteriori scavi hanno inoltre portato alla luce parte della Sala Capitolare della chiesa. Le rovine hanno rilevato tracce di una pavimentazione, frammenti della muratura del transetto, la base di un altare, la base del campanile e diversi muri. Arrivando dal mare, il lato destro della piazza è dominato dalla facciata del Palazzo Ducale, residenza signorile della famiglia Cybo-Malaspina. Oggi, la piazza ospita vari spettacoli, eventi, concerti e feste, tra cui la Quintana Cybea, una rievocazione storica le cui origini risalgono al XVI secolo e che si tiene il primo sabato di agosto. L’evento celebra la storia e la cultura locale, attirando sia residenti che turisti con le sue rievocazioni storiche, giochi e celebrazioni e tradizioni enogastronomiche.