La catena montuosa delle Alpi Apuane è nota per il suo patrimonio geologico e naturalistico, ricco di bio e geo-diversità, ma è anche un’area naturale di grande valore paesistico e ambientale: le creste frastagliate, il contrasto tra una natura incontaminata e selvaggia e il paesaggio lunare delle cave, uniti alla vicinanza al mare, regalano un paesaggio straordinario e dai caratteri unici.
Quali sono dunque i punti panoramici per godere appieno della vista di queste maestose e impervie montagne? Niente è paragonabile, da questo punto di vista, all’esperienza offerta dall’ascesa a una delle cime delle Apuane, impresa da affrontare con adeguata esperienza e opportuna attrezzatura. Tra le vette più spettacolari quella del Pizzo d’Uccello (1781m), da sempre lodato per la sua forma ardita, tanto da meritare l’appellativo di “Cervino delle Apuane”: la parete nord del massiccio, con i suoi settecento metri di dislivello, è la più famosa dell’intera catena, e presenta difficoltà che la rendono adatta solo ai più abili arrampicatori. La via normale parte dal paese di Vinca (750m) e passa dalla Foce di Giovo (1500m) prima di raggiungere la cima del Pizzo: la vista spazia dalla val Serenaia al Sagro, il Pisanino, la Tambura, il Sumbra e le Panie, ma tocca anche il golfo di La Spezia e le sue isole. La salita è comunque impegnativa, richiede più di tre ore ed è classificata EE (escursionisti esperti) nella scala di difficoltà del Club Alpino Italiano. Più breve, ma non meno arduo, il percorso con partenza dal rifugio Donegani (1150m), in località Orto di Donna, nella provincia di Lucca.
Decisamente più abbordabile l’ascesa alla vetta del Monte Sagro (1749m): il profilo solenne e la posizione isolata, che domina le vallate sottostanti, ha reso questa montagna oggetto di antichissimo culto (dal quale deriva il nome), testimoniato dal ritrovamento di statue stele risalenti all’età del rame (2800-2300 a.c.) rivolte verso il massiccio. Per gli abitanti del circondario la salita del Sagro è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita; per molti un appuntamento fisso, a scadenza (perlomeno) annuale. Il percorso parte da Foce di Pianza (1272m), località raggiungibile con un percorso stradale di circa quaranta minuti da Carrara, e segue il sentiero CAI 172. Tra boschi, distese erbose e rimasugli della Linea Gotica (sistema di fortificazioni risalente alla Seconda guerra mondiale), l’escursione porta alla vetta in circa due ore e mezza, senza presentare criticità eccessive. Il panorama è davvero impressionante, e oltre ad offrire ampie vedute delle Apuane e degli Appennini, si estende alla costa con una grandiosa visione che può abbracciare (nelle giornate migliori) l’arcipelago toscano, la Corsica, e le lontane cime delle Alpi Marittime (con il Monviso).
Un’escursione ancora più semplice, adatta anche a famiglie con bambini, è quella ai prati di Campocecina (1345m), ai quali si accede con una passeggiata di un quarto d’ora, con partenza dalla località Acquasparta (1275m), dove si trovano un punto ristoro, ampi posteggi e una fonte di acqua fresca. La conca erbosa è scenografica e piacevole, bastano tuttavia pochi minuti per raggiungere lo Zucco del Latte (1356m) o il Monte Borla (1470m), punti panoramici di impatto ancora più interessante.
Non è comunque necessario attrezzarsi di scarponi per godere dei panorami apuani, ed esistono vari siti, comodamente raggiungibili in automobile o in moto, che offrono memorabili vedute: il Piazzale dell’Uccelliera (1235m), sulla strada per Campocecina, è attrezzato con una terrazza panoramica che offre una veduta impressionante e vertiginosa dei bacini marmiferi, abbracciando un’ampia porzione di costa.
Una magnifica visione sulle Apuane, tuttavia, è anche quella che si gode dal litorale, dal pontile di Marina di Massa, dalla passeggiata sul Waterfront di Marina di Carrara, o più semplicemente dalle spiagge, da dove il biancore dei marmi (o in inverno quello delle nevi) colpisce immancabilmente il visitatore.
Da segnalare infine due punti panoramici dai quali si ha una visione che comprende sia le zone più urbanizzate, che i monti e la costa: il colle di Santa Lucia, presso Carrara (con tragitto stradale di venti minuti dalla spiaggia), e la Rocca Cybo Malaspina di Massa, dove valori paesistici e culturali si fondono in un insieme di grande fascino.