Nel cuore di Massa, tra le sue strade, i suoi palazzi e le sue piazze è possibile ripercorrere la sua storia antica. Una passeggiata attraverso il borgo dell’antica Massa Picta regala ai visitatori appassionati di storia un’esperienza culturale immersiva.
La passeggiata ha inizio dall’imponente sommità del Castello Malaspina, una volta dimora dei signori della città e oggi diviso in tre parti principali. Da qui, ci si dirige lungo la Piastronata, una via pedonale che conduce direttamente al cuore della città e a Palazzo Maggesi. Quest’ultimo rappresenta uno degli esempi più famsi dell’architettura rinascimentale della Massa Picta, caratterizzato dalla sua facciata decorata con motivi figurativi che narrano storie dell’epoca rinascimentale passata.
Ai piedi della Piastronata, il percorso conduce verso Piazza Mercurio, un luogo che racchiude non solo la sua bellezza visibile, ma anche un patrimonio archeologico nascosto. Durante la ristrutturazione della zona infatti, sono emersi i resti di un’antica fornace, testimonianza di un passato di epoca romana. La fornace scoperta nel 2012, era dedicata alla produzione di materiali edili, e ciò conferma l’importanza economica e commerciale dell’area già nell’antichità. Originariamente conosciuta come Piazza del Pozzo, dal 1556 la piazza divenne un punto centrale per le attività mercantili della città mentre nel 1771, fu eretta una colonna che ancora oggi culmina con la statua di Mercurio, divinità romana del commercio e degli scambi, simbolo di prosperità del borgo.
Proseguendo lungo Via Alberica, si arriva in Piazza Martana. Situata ai piedi della collina sulla quale sorge il Castello Malaspina, la piazza è circondata da palazzi e edifici storici come la Porta Martana, conosciuta anche come Porta Toscana, una struttura che segna l’ingresso alla città. Nella Massa rinascimentale, l’area intorno a Porta Martana occupava una posizione strategica grazie alla sua connessione con le principali vie di comunicazione in tutta la Toscana. Le sue origini sembrerebbero risalire al 1564: in questo periodo il portale sostituì l’antica Porta di Santa Maria, già esistente nel Medioevo. Nel corso dei secoli, parte della costruzione originale della Porta è andata perduta a causa delle costruzioni successive che hanno modificato gli accessi laterali.
Da Piazza Martana, ritornando verso Piazza Mercurio e procedendo lungo Via Gerolamo Guidoni, si arriva infine a Piazza Aranci, uno dei luoghi più antichi e storici di Massa. Il nome della piazza deriva dalle doppie file di alberi di arancio che la circondano, menzionati anche da alcuni poeti della letteratura italiana, come Leopardi.
Al centro della piazza è presente un obelisco circondato da quattro maestosi leoni di marmo che decorano le fontane ai loro piedi. L’opera, realizzata dagli scultori Giovanni e Lodovico Isola tra il 1886 e il 1887, sono divenuti un’icona storica per la città. Una curiosità? Le sculture sono note per essere state riprese dai sei fratelli Piccirilli, originari di Massa, che diversi anni dopo la progettazione dei leoni di Massa avrebbero creato i due celebri leoni della Public Library di New York, diventando simboli americani. La storia degli scultori Piccirilli è infatti profondamente legata a Massa: il padre Giuseppe, nato a Roma, si stabilì da giovane nella città, dove sposò Barbara Giorgi e insieme ingrandirono la loro famiglia nel quartiere Martana. La connessione dei fratelli Piccirilli con Massa ha lasciato un segno importante nella città attraverso un patrimonio artistico che continua ancora oggi a influenzare l’atmosfera della località.
In uno dei lati di Piazza Aranci è presente il Palazzo Ducale, lo storico e famoso edificio di Massa dal caratteristico colore rosso cybeo della facciata. Nel Cinquecento, il palazzo era la residenza del Principe Alberico I. L’aspetto attuale si deve agli interventi di Carlo I e Alberico II, che ne ampliarono la struttura e lo abbellirono con un giardino circondato da un doppio loggiato in marmo, scalinate in marmo bianco e il Salone degli Svizzeri. Successivamente nel Settecento, Teresa Pamphili, moglie di Carlo II, trasformò l’architettura del palazzo secondo il gusto barocco dell’epoca.
Da Piazza Aranci e percorrendo Via Dante, si giunge poi al Duomo, il quale sorge su un’antica struttura di un convento francescano. Conosciuto anche come la Cattedrale dei Santi Pietro e Francesco, il duomo deve il suo aspetto attuale a lavori partiti all’inizio dell’Ottocento, dopo la demolizione dell’antica Cattedrale di Massa che si trovava in Piazza Aranci. Al suo interno, il Duomo custodisce opere artistiche tra cui una Madonna col Bambino e altari marmorei realizzati dai Bergamini. Inoltre, nei suoi sotterranei, si trova il sepolcreto dei Cybo Malaspina, il quale testimonia il legame tra la storia della città e la nobile famiglia che la governava.
Scendendo nuovamente lungo Via Dante per ritornare in Piazza Aranci, è possibile muoversi verso il Palazzo Ducale e camminare verso Via Alberica. Lungo la via si trova il Palazzo dei Cadetti, costruito tra il 1570 e la fine del XVI secolo, contemporaneamente alla costruzione alla ristrutturazione della Chiesa di San Pietro e del Palazzo Ducale stesso. Via Alberica, conosciuta un tempo come Via Etrusca, era la strada principale del progetto rinascimentale della nuova Massa Cybea voluta da Alberico I, collegando Piazza Bagnara con Piazza Mercurio e la Porta Martana.
Qui il Palazzo dei Cadetti, destinato inizialmente ai figli cadetti e forse anche a quelli naturali della famiglia Cybo Malaspina, ha subito nel corso del tempo diverse trasformazioni e durante l’età napoleonica fu abbandonato cadendo in degrado. Nei secoli successivi, la struttura venne ristrutturata e ampliata, diventando Palazzo Vescovile nel XIX secolo e sede della Curia Diocesana. Recentemente ristrutturato, oggi ospita il Museo Diocesano il quale conserva il Tesoro della Cattedrale e sezioni dedicate alle opere provenienti dalle chiese della diocesi. Proseguendo il percorso e ritornando verso Via Ghirlanda in direzione di Piazza Aranci, si può scendere infine verso Piazza del Teatro per raggiungere il famoso Teatro Guglielmi. Inaugurato nel 1886, il teatro è conosciuto per la sua notevole acustica ed è dedicato a uno dei cittadini più illustri di Massa: il compositore Pietro Alessandro Guglielmi. Il teatro, con la sua architettura così ricercata e la sua storia ricca di eventi culturali, oggi rappresenta un punto di riferimento per la vita sociale e artistica di Massa.
Scendendo ancora verso Marina di Massa e costeggiando il lato destro del Viale Eugenio Chiesa, si arriva in Piazza della Liberazione: progettata dall’architetto Cesario Fellini, la piazza si sviluppa attorno a una grande fontana centrale, punto centrale e di convergenza per il traffico della città. Inaugurata negli anni Venti come Piazza del Littorio o Pelù, la piazza ha subito diversi cambi di nome, diventando Piazza Puccini e infine Piazza della Liberazione, nome che mantiene ancora oggi. La fontana, in marmo bianco, fu una delle componenti principali del programma di riqualificazione urbana del periodo fascista. Originariamente, il suo fascino era dato da diversi elementi scultorei, come le quattro teste di leone che spruzzavano acqua e un fascio littorio sostenuto da quattro delfini. L’evoluzione della fontana però prosegue oltre la fine della Seconda Guerra Mondiale. Con la voglia di cancellare le tracce del passato fascista che aveva segnato drammaticamente la storia della città, i fasci littori furono rimossi e sostituiti con sfere di marmo, sorrette dai delfini. Questa configurazione rimane ancora oggi, ed è divenuta simbolo di una piazza che ha saputo adattarsi ai cambiamenti storici e culturali della città.
La passeggiata attraverso questi luoghi emblematici di Massa, dal Piazza Aranci fino a Piazza della Liberazione, regala quindi una panoramica delle diverse epoche; medievale, rinascimentale e moderna che hanno segnato la città. Ogni tappa riflette sul patrimonio artistico, culturale e storico di Massa e sul modo in cui la storia si sviluppa tra le strade della città.