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L’antica villa, la nivea pietra, l’Alpe maestosa

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MASSA
Percorsi d’arte e natura tra le Apuane e il mare: un paesaggio che ha ammaliato innumerevoli artisti viaggiatori

Foto di Matteo Dunchi
CAPITOLO #1

Teresa Pamphili e la Rinchiostra: da bosco a giardino di delizie

Un poeta lucchese, Cosimo Giorgieri Contri, si muove nell’Ottocento nel distaccato incanto dell’antica villa ducale di Massa, che fu dei Cybo Malaspina.
Rinchiostra: rinchiusa isola nel cuore del vivace tessuto cittadino, a sera richiami ricordi e dalla tua aerea terrazza di candido marmo apuano apri lo sguardo sull’alpe maestosa. Non distante, il mare conduce leggeri venti salmastri.
E canta il poeta nella luce tenue dell’ultimo crepuscolarismo romantico gli ozi ottobrali e i perduti filari di rose che tanto avrebbe amato un Guido Gozzano.
Risuona ancora un passo leggero nel parco antico, un’eco di segreti che richiamano una primavera trascorsa e un volto di donna illuminato da una luna sorgente.
Cosa accadde nella villa, trecento anni orsono, alla fanciulla innamorata? Perché si spense così presto il suo sguardo dalle iridi pensose? Dove sono oggi il duca scapestrato e la principessa Teresa, giovane sposa romana? Giungono sempre i signori da Lucca o da Fiorenza a riposare tra i gigli e i cipressi tra cui ancora la Rinchiostra sorride?

CAPITOLO #2

Gigi Guadagnucci, grazia e forza nell’anima delle forme

Oggi, come prezioso scrigno, la seicentesca Villa, adagiata nella piana marina di Massa, racchiude nella cripta interrata e tra i possenti pilastri antichi i marmi lavorati con sapienza infinita da “Gigi”, scultore insigne in terra apuana, francese e nel mondo.
Oltre quaranta opere, donate alla città natale, raccontano l’intero percorso artistico del maestro.
Come bianche presenze inattese sorprendono il visitatore, e le ricche e assai variate forme delle sculture sono fatte di leggerezza che gioca e cattura emozioni nel rapporto affascinato con la luce.

Foto di Matteo Dunchi
Foto di Andrea Ribolini
CAPITOLO #3

Un altro giardino, tra i monti e il mare: l’Orto Botanico

Quelle vette millenarie che custodiscono la lucente pietra, amatissime da Gigi, si colorano di verde e dello “zaffiro immenso” pascoliano in un

luogo ove vivere in un istante il connubio tra mare e monti: l’Orto Botanico “Pellegrini-Ansaldi”belvedere sull’Alto Tirreno e le creste grigio-azzurre delle Alpi Apuane, spolverate di bianco anche d’estate.

Basta avventurarsi pochi chilometri lungo la strada sinuosa che si inerpica su freschi e boscosi pendii, attraverso borghi silenti, perché lo sguardo si apra sulla città di Massa, adagiata ai piedi dell’imponente Castello Malaspina, col suo segreto giardino del Tempo, e, oltre, sulla linea blu dell’arco di costa che abbraccia la Versilia e il Golfo dei Poeti fin a scorgere le isole dell’Arcipelago Toscano nelle giornate più terse.
Guide esperte e appassionate attendono per condurti lungo il percorso ad anello intorno al rifugio laboratorio, in mezzo a un variare e colorato fiorire di piante rare ed endemiche, che occhieggiano sui sentieri tra il verde o le rocce frante.
Potrai respirarne il profumo, misto al balsamo di quel mare mai così lontano da non poter correre a viverlo ogni volta che vuoi.