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Lago di Porta

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Il Lago di Porta, situato nei pressi di Montignoso in provincia di Massa-Carrara, Toscana, è una piccola ma affascinante riserva naturale, che dal 1998 è Area Protetta di Interesse Locale. Questo lago costiero si trova tra il Mar Tirreno e le Alpi Apuane, precisamente nell’area pianeggiante che separa la costa dai primi contrafforti delle Apuane (che qui assumono un aspetto ripido e scosceso, e sono pertanto noti come le Rupi di Porta) ed è la zona umida costiera più settentrionale della Toscana. Con una superficie di circa 1,5 km² e una profondità media di pochi metri, il Lago di Porta offre uno scenario tranquillo e pittoresco, perfetto per una visita rilassante. 

Deve il suo nome alla presenza di una torre di confine, nota come Porta Beltrame, che fin dall’XI secolo segnava il confine tra Granducato di Toscana, Repubblica di Lucca e Ducato di Massa-Principato di Carrara. Le prime notizie che menzionano il lago risalgono al 1244, mentre viene esplicitamente citato per la prima volta nel 1329. 

La riserva naturale attorno al lago è caratterizzata da una varietà di habitat che ospitano una ricca biodiversità. Qui, potrete osservare numerose specie di uccelli migratori e stanziali, che trovano rifugio tra i canneti e i giuncheti che circondano le sponde. L’area è particolarmente popolare tra gli appassionati di birdwatching, grazie alla presenza di specie come aironi, anatre, folaghe, cormorani, alzavole, martin pescatori, usignoli, gazze, picchi, tarabusi. La flora del Lago di Porta è tipica delle zone umide, con una prevalenza di canneti e altre piante acquatiche che contribuiscono a creare un ecosistema ricco e diversificato. Le acque poco profonde e calme del lago ospitano anche una varietà di pesci e anfibi, rendendo l’area un importante punto di interesse ecologico. 

Il lago di Porta oggi è un luogo ideale per chi voglia immergersi nella natura, in uno scenario tranquillo e silenzioso: sull’anello di circa 4 km che lo costeggia si attraversano, a piedi in bicicletta o sui cavalli del vicino maneggio, canneti, boschi di salici, giunchi e ontani neri, prati umidi e vari corsi d’acqua, e lungo il percorso si incontrano pannelli informativi che descrivono gli aspetti peculiari dell’area protetta.