Con i suoi punti panoramici e i facili sentieri che si snodano tra boschi e prati, Campocecina è una destinazione particolarmente amata, da turisti e residenti. Nei mesi estivi offre riparo dalla calura della città, in quelli invernali regala lo spettacolo delle montagne innevate, ed è sempre un’ottima base per piacevoli passeggiate o escursioni più impegnative sulle Alpi Apuane.
Il sito è raggiungibile con mezzi pubblici solo nei mesi estivi (e unicamente nei giorni festivi); la salita cicloturistica è abbastanza impegnativa, coprendo un dislivello di 1110 metri circa, ma agevolata dal recentissimo rifacimento del manto stradale (prima assai accidentato). Assai impegnativo anche il percorso escursionistico, che parte dal borgo di Torano (a mezz’ora di cammino da Carrara) e segue il sentiero CAI 182, coincidente in parte con ripide vie di cava.
Più semplice arrivare a Campocecina con mezzi propri, in automobile o motocicletta, in un piacevole tragitto di circa venti chilometri (dal centro storico di Carrara), percorribile in meno di quaranta minuti. Imboccata da Carrara la Via Provinciale di Gragnana, e attraversati gli abitati di Gragnana e Castelpoggio, si raggiunge il bivio per Fosdinovo, da dove, seguendo le indicazioni per Campocecina/Cave M. Sagro/Murlungo, si svolta a destra e si prosegue sulla Strada Provinciale 59. Oltrepassata la località Maestà (con area picnic) e il passo della Gabellaccia (dove rimangono i ruderi dell’edificio doganale che segnava il confine tra gli stati di Massa e Carrara e il Granducato di Toscana) si arriva al Piazzale dell’Uccelliera (1235m), dove si apre una veduta impressionante e grandiosa che abbraccia le cave di marmo, la valle sottostante e una grande porzione di costa; nelle giornate più terse è possibile intravedere anche le isole dell’arcipelago toscano.
Rimanendo sulla SP59 si giunge in pochi minuti alla Foce di Pianza (1272m), da dove parte il sentiero CAI 172, che porta alla vetta del Monte Sagro (1749m); l’ascesa è abbastanza semplice e dal cosiddetto “monte sacro dei carrarini” si può ammirare un panorama imponente, che spazia dalle Apuane alla costa toscana fino a Livorno e, se l’aria è limpida, può toccare anche la Corsica e le Alpi Marittime con il Monviso.
Dall’Uccelliera, seguendo le indicazioni per Rifugio CAI Carrara, si arriva invece ad Acquasparta (1275m), dove si conclude l’itinerario automobilistico, e si procede a piedi o in mountain bike. Sulla destra, prima dei piazzali, la fontana di Acquasparta, le cui acque sono particolarmente fresche. Oltre il Rifugio Belvedere si trova il “Parco della Memoria Settimia Spizzichino” (unica donna sopravvissuta al rastrellamento del ghetto di Roma), con diciannove opere in marmo realizzate nel simposio di scultura “La memoria presente: dalla Shoah alla cultura di pace” (Carrara, 2001).
Nei pressi della fontana, affrontando una salita con fondo in pietre (sentiero CAI 173), si raggiungono in un quarto d’ora i prati di Campocecina (1345m), grande conca erbosa assai frequentata. Sulla destra lo Zucco del Latte (1356), con punti panoramici facilmente raggiungibili, mentre proseguendo lungo il sentiero si ascende, in una mezz’ora di cammino, alla vetta del monte Borla, dalla quale si godono splendide viste sulle Apuane, dal Pizzo d’Uccello al Pisanino e al Sagro.
Dai prati (o dal piazzale Belvedere) si arriva in pochi minuti anche al Rifugio CAI Carrara (1320m), accanto al quale si trovano aree giochi e picnic, e la chiesetta della Madonna delle Alpi Apuane (1962). Parte dal rifugio il “Percorso didattico Anello del Monte Ballerino”, agevole percorso inaugurato nel 2008 che permette, in un cammino di mezz’ora con 60 metri di dislivello, di conoscere aspetti naturalistici del territorio, grazie alla presenza di cartellonistica specifica.
Tutta la zona è compresa nel perimetro del Parco Regionale delle Alpi Apuane, istituito nel 1985: vige pertanto il divieto di cattura, uccisione e disturbo delle specie animali e non è consentito l’uso di fuochi all’aperto.