In passato dove oggi sorge l’attuale Duomo di Massa in via Dante Alighieri vi era una chiesa francescana costruita a metà del XV secolo per volontà di Taddea Pico Malaspina. A causa dei danni che la chiesa subì intorno al 1600, il santuario venne ricostruito su progetto della famiglia Cybo la quale dotò la struttura di decorazioni Seicentesche. I lavori di ricostruzione vennero affidati agli architetti Giovanni Francesco Bergamini e suo figlio Alessandro i quali ridisegnarono e arredarono l’area del presbiterio, creando un altare maggiore, concepito come una quinta scenografica. Gli uomini realizzarono inoltre due altari nel transetto, postazione delle tele raffiguranti l’Immacolata e la Trinità in gloria e santi, ad opera di Luigi Garzi e legata al transetto vi è anche la trasformazione del 1687 della nuova cappella Cybo-Malaspina situata dietro l’altare nel fastoso mausoleo di famiglia.
Successivamente il duca Alberico II decise di trasformare la nuova cappella, posta dietro l’altare destro del transetto, nel mausoleo della sua famiglia. Il progetto inizialmente affidato all’architetto Giovanni Francesco Bergamini passò poi all’architetto Domenico Martinelli, in quale ispirato dagli stili più moderni di Roma, decise di trasformare la cappella Cybo in un’opera barocca progettando porte e tribune con una varietà di marmi policromi e un altare destinato ad un affresco della Madonna con il Bambino del Pinturicchio precedentemente situato nella cappella Cybo della basilica di Santa Maria del Popolo a Roma. La scelta di un stile barocco più vicino a quello romano per la cappella Cybo introdusse nel Ducato di Massa elementi moderni che divennero un modello per futuri progetti della zona influenzando anche l’architettura sacra della regione.
Sull’altare destro del transetto fu collocata un’ancona marmorea, scolpita nel 1697 dai fratelli Andrea e Tommaso Lazzoni di Carrara, su commissione del Cardinale Alderano e ripresa dalla vecchia chiesa ormai distrutta di San Pietro. In piazza Aranci
Oltre alla cappella Cybo, il duomo conserva la cripta della famiglia, posta sotto la cattedrale. Il sepolcreto infatti conserva le spoglie di Alberico I e diversi membri della famiglia, oltre a monumenti funebri del 1500 legati a Lorenzo Cybo ed Eleonora Malaspina. Successivamente, nel 1822 la chiesa venne consacrata a cattedrale e la cripta fu utilizzata per le spoglie dei vescovi di Massa.
Appena entrati nel Duomo è possibile accede al Battistero, dove si trova un fonte battesimale del XV secolo, attribuito alla bottega dei Riccomanni e proveniente anch’essa come l’ancona marmorea, dalla demolita chiesa di San Pietro. L’interno presenta diverse opere marmoree e pittoriche tra cui: l’Immacolata Concezione coi santi Gregorio Magno, Anselmo, Agostino e Girolamo, del 1684 di Luigi Garzi, che è anche autore della Trinità adorata dai santi Giovanni Battista, Giovanni Evangelista, Pietro e Andrea, e poi ancora l’Adorazione dei Magi del XVII secolo di Giacomo Grandi e un dipinto della Scuola romana di Pietro da Cortona del XVII secolo che ritrae la Madonna col Bambino tra i santi Margherita da Cortona, Vincenzo Ferrer, Maria Maddalena de’ Pazzi e Francesco Solano. Il Duomo presenta una navata con tre campate e sei altari, un transetto sormontato da una volta a crociera e il presbiterio. Sulla destra della navata si trova la Cappella delle Stimmate mentre in corrispondenza del transetto, si trova la Cappella del SS. Sacramento.
Entrambe le cappelle, la cripta e la cappella Cybo contribuiscono alla ricchezza storica e religiosa del Duomo di Massa, rendendolo un luogo di culto e un importante punto di riferimento per la comunità cattolica della località.
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