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Trekking al Pasquilio e dintorni

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Il Pasquilio è un’area montana delle Alpi Apuane, gettonata meta di trekking, che si trova proprio sopra Montignoso. Questa area offre un’escursione immersa nella natura, con panorami meravigliosi sulle Alpi Apuane e il Mar Tirreno. I percorsi attorno al Pasquilio sono adatti a escursionisti di livello intermedio e avanzato, ma con la giusta preparazione, anche i principianti possono godere di questa esperienza unica. 

Il punto di inizio consigliato per il trekking al Pasquilio è il piazzale nei pressi della terrazza panoramica. Si può giungere al Pasquilio con pochi minuti di auto partendo da Altagnana, frazione di Massa, se si arriva da nord, oppure da Montignoso (passando per le frazioni di Sant’Eustachio e Cerreto) per chi giunge da sud. Nei pressi del piazzale si trova un comodo parcheggio dove lasciare l’auto. 

Sono due i sentieri CAI che partono dal Pasquilio: il 140 e il 33. Il percorso 140, il più facile dei due, inizia con una salita moderata attraverso boschi di castagni, che offrono ombra e frescura durante i mesi estivi. Il sentiero è ben segnalato con i classici segnali bianco-rossi del Club Alpino Italiano (CAI). Il sentiero attraversa la Foce di Campaccio, il crinale del Monte Folgorito (da qui passava anche la Linea Gotica: un monumento ricorda che la Resistenza venne combattuta anche su queste alture), la Baracca Garibaldi (una costruzione in muratura da cui si gode un bel panorama), l’alpeggio di Cerreta San Nicola, per arrivare a Riomagno, frazione di Seravezza. Il sentiero ha una durata di circa tre ore e mezza all’andata e altrettante al ritorno. 

Il sentiero CAI 33 porta dal Pasquilio ad Arni, in alta Versilia (è la frazione più elevata del Comune di Stazzema), da dove si può poi continuare per la Garfagnana. È un sentiero molto più difficile del 140 e adatto solo a esperti. L’andata richiede circa cinque ore e quaranta minuti, il ritorno circa cinque ore. Si parte dalla Foce del Campaccio, e da qui comincia il “Sentiero dell’Omomorto”, la parte del percorso che conduce fino al monte Carchio. Da qui si costeggia il crinale fino ad arrivare al passo della Focoraccia. Superato il valico, il sentiero continua in salita prima al passo della Greppia e poi al passo degli Uncini, il punto più alto del tragitto, a 1366 metri sul livello del mare, per affrontare poi tutto il percorso in discesa fino al borgo di Arni, non prima di aver visto la statua della Madonna del Cavatore, risalente al 1979. 

I percorsi di trekking che partono dal Pasquilio regalano esperienze indimenticabili in grado di offrire una combinazione perfetta di calma, bellezza naturale e storia: l’ideale per gli escursionisti.