Situata nelle colline che si affacciano sul mar Tirreno, la chiesa di Sant’Eustachio a Montignoso, la parrocchiale dell’omonima frazione, rappresenta non solo un luogo di culto, ma un piccolo scrigno di storia dell’arte rinascimentale. Nota già a partire dall’XI secolo, il suo aspetto attuale è rinascimentale e si distingue per la sua architettura semplice e sobria, che riflette l’eleganza tipica delle chiese toscane di quell’epoca. Al suo interno, custodisce una pregevole pala d’altare risalente al Rinascimento, opera di maestri lucchesi come il Maestro di Stratonice e il Maestro dell’Immacolata Concezione. È invece del 1495 la Madonna con Bambino tra i Santi Eustachio, Giovanni Battista, Maddalena e Vito, con una lunetta che mostra il Padre Eterno tra due Angeli e una predella che narra le vicende di Sant’Eustachio: si tratta di un’opera di Vincenzo Frediani, uno dei massimi artisti attivi all’epoca in Lucchesia. Presente anche una Madonna col Bambino in legno del Trecento, opera di un seguace di Giovanni Pisano.
La figura di Sant’Eustachio, antico generale dell’esercito di Traiano convertitosi al Cristianesimo dopo un incontro miracoloso durante una battuta di caccia, è celebrata nelle rappresentazioni artistiche della chiesa.
Inoltre ogni anno, il 20 maggio, Sant’Eustachio si anima per la festa del suo santo patrono. Le celebrazioni includono messe solenni, processioni eucaristiche e l’organizzazione di mercati artigianali e di prodotti tipici locali. Questa festa non solo rafforza il legame tra la comunità locale e la chiesa parrocchiale di Sant’Eustachio, ma rappresenta anche un’occasione per i visitatori di immergersi nella cultura e nelle tradizioni della regione apuana.